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mercoledì 30 gennaio 2008

Resoconto dell’incontro del 29 gennaio sulla finanziaria 2008


Ragusa- “Provvedimento welfare e finanziaria 2008. Alcune novità in materia di lavoro”: se ne è parlato stamattina alla sala Avis di Ragusa in un incontro di approfondimento organizzato dal Consiglio provinciale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, con il patrocinio della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro - Consiglio nazionale dell’Ordine.

All’incontro sono intervenuti il presidente provinciale dell’ordine dell’Ordine Rosario Cassarino, il dottor Vincenzo Silvestri coordinatore del Comitato scientifico della Fondazione Studi del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

Silvestri ha affrontato nella prima parte del suo intervento le novità introdotte dalla finanziaria 2008 in materia di lavoro. Per il coordinatore del Comitato scientifico della Fondazione Studi si è trattato di un «diluvio di novità», che vanno dalla modifica di alcuni istituti alle nuove norme sulla gestione dei rapporti di lavoro e sulla tenuta dei libri paga e matricola per attività itineranti, dalle comunicazioni on-line fino alle nuove indicazioni ispettive per i contratti di collaborazione continuata e coordinativa. Ma, secondo Silvestri, alle tante novità introdotte dalla finanziaria non corrisponde un miglioramento del quadro generale sul piano concreto.

«La finanziaria 2008 – ha detto Silvestri - avrebbe dovuto rilanciare il Paese, restituendo il maggior gettito delle entrate fiscali. E invece, abbiamo assistito, ancora una volta, a qualcosa di molto simile al gioco delle tre carte: da una parte si dà e dalle altre due si toglie».

Critico è stato anche il giudizio sul pacchetto welfare, di cui Silvestri si è occupato nella seconda parte del suo intervento. Secondo il coordinatore del Comitato scientifico della Fondazione Studi, con il nuovo pacchetto welfare «si è avuto un irrigidimento, un vero e proprio ritorno al passato». «Alcuni provvedimenti – ha detto – sono di natura ideologica, rappresentano un dono offerto in sacrificio sull’altare dell’ideologia. Ma sul piano concreto è prevedibile che producano risultati davvero trascurabili nel cammino verso la modernizzazione del Paese».

All’incontro è intervenuto anche Antonino Motta, capo dell’Ispettorato provinciale del lavoro, il quale, prendendo spunto dalle recenti “morti bianche” in provincia, ha affrontato il tema degli infortuni sul lavoro e delle difficoltà, proprie di una « fase di transizione da una vecchia ad una nuova normativa », legate al passaggio di alcune competenze dall’Ispettorato del lavoro all’Asl.

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