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lunedì 2 giugno 2014

Tutti in forma con le bacche di goji, i frutti gustosi, nutrienti e salutari

In Estremo Oriente le chiamano "frutti della longevità" perché le popolazioni che le consumano vivono mediamente più a lungo di altre. Non a caso i nutrizionisti europei e americani le hanno annoverate tra i cosiddetti “super-food”, vale a dire quegli alimenti vegetali che contengono tutto ciò di cui l'organismo umano ha bisogno (vitamine, minerali, fibre, antiossidanti, ecc.) e che apportano innumerevoli benefici alla salute.
Stiamo parlando delle bacche di goji, i prodigiosi frutti rossi dell’omonimo arbusto che cresce spontaneo nelle pianure alluvionali delle province cinesi di Xinjiang e Ningxia, lungo le sponde sabbiose del fiume Giallo e nelle fertili valli himalayane della Mongolia e del Tibet.
Da millenni le bacche di goji fanno parte abitualmente della dieta alimentare, della farmacopea e della medicina tradizionale delle popolazioni cinesi. Le prime piantagioni di goji in Cina risalgono agli anni Cinquanta del Novecento, quando l’accertamento in sede scientifica delle loro proprietà nutrienti e antiossidanti ne determinò un’improvvisa richiesta da parte dei mercati mondiali.
Solo in tempi relativamente recenti, queste bacche dalle straordinarie proprietà nutritive sono “approdate” anche in Italia, dove hanno incontrato un crescente successo sull’onda del diffuso interesse per stili di vita più sani e della maggiore attenzione dei consumatori per le proprietà intrinseche e i contesti d’origine degli alimenti (vegetarianesimo e veganismo, caratteristiche nutritive, effetti sulla salute, produzioni biologiche, OGM free, ecc.). Da questo punto di vista i piccoli frutti rossi del Lycium Barbarum (nome scientifico del goji) sono un potente concentrato di sostanze nutrienti, un autentico dono della natura.
Recenti studi pubblicati su riviste scientifiche internazionali, infatti, hanno dimostrato come le bacche di goji contengono polisaccaridi (amidi, zuccheri), che aumentano il livello energetico dell’organismo; carotenoidi, che svolgono funzioni antiossidanti e contrastano l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare; vitamine, che rafforzano il sistema immunitario; sali minerali, che aiutano a regolare la pressione sanguigna e attivano il metabolismo; e ancora proteine, lipidi e aminoacidi coadiuvanti contro artriti, ipertensione e allergie.
In sintesi, le bacche di goji aiutano a rinforzare il sistema immunitario e a regolare i processi metabolici e le attività neurologiche, servono a disintossicare il fegato, a migliorare la resistenza muscolare, a sostenere l'organismo durante i periodi di forte stress e a favorire l'idratazione e l'elasticità della pelle. Ovviamente vi sono anche altri alimenti che producono gli stessi effetti benefici sull’organismo, ma nessuno possiede l’alta concentrazione, la qualità e la straordinaria varietà di sostanze nutritive che è propria dei frutti rossi del goji. Nella tabella ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity), che misura il grado di capacità antiossidante degli alimenti, le esotiche bacche occupano il primo posto, davanti al lampone nero e rosso, alla melagrana, alla mora, al mirtillo, all’arancia e ad altri rinomati frutti vitaminici: uno speciale primato che ne fa uno dei cibi più salutari in natura, un vero e proprio toccasana per la salute. Questo spiega perché sono sempre più numerosi coloro che - bambini, adulti e anziani - consumano bacche di goji, sia per integrare e arricchire il loro normale regime alimentare sia per particolari esigenze dietetiche. Inserite nella lista delle specie vegetali come alimento o ingrediente di integratori nutrizionali sia dal Ministero della Salute Italiano sia dalla Commissione Europea sulla Sicurezza Alimentare, le bacche di goji si trovano in commercio essiccate e conservate in sacchetti protettivi oppure sotto forma di succo. Il modo più comune di consumarle è l’assunzione diretta delle bacche essiccate o reidratate. Ma il loro sapore gradevole e delicato, vagamente agrodolce, fa sì che esse si prestino a diversi abbinamenti. Per esempio, sono ottime anche in infusione nel tè o nelle tisane; aggiunte al latte con cereali o allo yogurt nella prima colazione; nei frullati e nelle barrette a base di frutta secca, noci e cioccolato per un pieno di energia, o ancora come ingrediente di gustose macedonie, insalate di riso, zuppe o minestre, ecc. Unico accorgimento, all’atto dell’acquisto, è quello di scegliere un prodotto biologico e garantito che possa conservare inalterate le straordinarie proprietà di questi “frutti della longevità”.