Pozzallo (RG) - Venerdì scorso, nello Spazio cultura Meno Assenza alla presenza di un numeroso pubblico è stato presentato il nuovo romanzo di Nicola Colombo, I traslochi delle passioni (Melino Nerella edizioni).
Nella nota critica che ha fatto da introduzione all'evento, la docente e scrittrice Lucia Trombadore ha affermato come il romanzo rappresenti «il lavoro di approdo di Nicola Colombo, dopo i racconti L'acqua e il sale di Pinò del 2011 e il romanzo La prima vera estate del 2013».
Un romanzo, ha sottolineato la relatrice, che parla di traslochi in senso lato in quanto «non viaggiano solamente le persone, transitano anche le idee, le emozioni e le passioni. Dunque il viaggio per l'autore, avanzando l'età senile, è l'occasione, di riflettere sia pure in solitudine sui vari passaggi di fase che l'esperienza dell'io-narrante ha vissuto. Un percorso nel tempo – quello dell'età felice e delle acquisizioni forti – che segna l'esistenza, non solo autobiografica». «I riferimenti letterari - ha aggiunto - sono evidenti, nitidissimi, legati alle due città dove si dipana la trama: Trieste, con Joyce, Saba, Svevo; Firenze, con Pratolini, quello della costanza della ragione ma anche delle sopravvenute delusioni, secondo i dettami dell'allegoria e della derisione».
Silvio Aparo, editore del romanzo, lo ha definito «un'opera matura, scaturita da un ventennio di ricerca e di rielaborazione del testo». «Ancora una volta - ha concluso - la nostra casa editrice ha scommesso su Nicola Colombo, dopo il successo de La prima vera estate, presentato due anni fa al Salone del Libro di Torino. Siamo sicuri che il tour di presentazioni che stiamo approntando non solo in Sicilia possa essere la definitiva consacrazione del nostro autore».
Nicola Colombo, intrecciando riferimenti letterari e genesi del lavoro pubblicato, ha ripercorso alcuni tratti del romanzo che «non è solamente bisogno di memoria da riproporre, di storia che con le generazioni che si alternano continua, ma è anche il bisogno di rileggersi interiormente quando con la sopraggiunta senilità, in solitudine e quando sempre più presto si fa tardi, ogni persona fa il bilancio della propria esistenza». «Parlando di traslochi - ha sottolineato -ho inteso raccontare tra la realtà e il sogno una parte della mia esperienza di vita, gli amori, le storie quotidiane in città lontane, le amicizie, le illusioni coltivate e le disillusioni patite, i furori e le ricadute. Ma sempre con la forza di andare avanti, di tornare da dove si parte per cercare di dare il meglio di sé».
La serata è stata arricchita dalle letture di Maria Giunta che ha magistralmente interpretato alcune parti del romanzo e dall'intermezzo musicale del Duo Coppola che è riuscito ad amalgamare note e canzoni con le pagine del libro.
Le presentazioni de I traslochi delle passioni continueranno con diverse tappe: il 14 novembre a Palazzo Busacca a Scicli; il 3 dicembre presso la sede del Sindacato Nazionale degli Scrittori a Roma; il 14 gennaio nella Galleria Roma a Siracusa. In programma anche presentazioni a Ragusa, Modica, Catania, Ispica tra novembre e gennaio 2016.
Nella nota critica che ha fatto da introduzione all'evento, la docente e scrittrice Lucia Trombadore ha affermato come il romanzo rappresenti «il lavoro di approdo di Nicola Colombo, dopo i racconti L'acqua e il sale di Pinò del 2011 e il romanzo La prima vera estate del 2013».
Un romanzo, ha sottolineato la relatrice, che parla di traslochi in senso lato in quanto «non viaggiano solamente le persone, transitano anche le idee, le emozioni e le passioni. Dunque il viaggio per l'autore, avanzando l'età senile, è l'occasione, di riflettere sia pure in solitudine sui vari passaggi di fase che l'esperienza dell'io-narrante ha vissuto. Un percorso nel tempo – quello dell'età felice e delle acquisizioni forti – che segna l'esistenza, non solo autobiografica». «I riferimenti letterari - ha aggiunto - sono evidenti, nitidissimi, legati alle due città dove si dipana la trama: Trieste, con Joyce, Saba, Svevo; Firenze, con Pratolini, quello della costanza della ragione ma anche delle sopravvenute delusioni, secondo i dettami dell'allegoria e della derisione».
Silvio Aparo, editore del romanzo, lo ha definito «un'opera matura, scaturita da un ventennio di ricerca e di rielaborazione del testo». «Ancora una volta - ha concluso - la nostra casa editrice ha scommesso su Nicola Colombo, dopo il successo de La prima vera estate, presentato due anni fa al Salone del Libro di Torino. Siamo sicuri che il tour di presentazioni che stiamo approntando non solo in Sicilia possa essere la definitiva consacrazione del nostro autore».
Nicola Colombo, intrecciando riferimenti letterari e genesi del lavoro pubblicato, ha ripercorso alcuni tratti del romanzo che «non è solamente bisogno di memoria da riproporre, di storia che con le generazioni che si alternano continua, ma è anche il bisogno di rileggersi interiormente quando con la sopraggiunta senilità, in solitudine e quando sempre più presto si fa tardi, ogni persona fa il bilancio della propria esistenza». «Parlando di traslochi - ha sottolineato -ho inteso raccontare tra la realtà e il sogno una parte della mia esperienza di vita, gli amori, le storie quotidiane in città lontane, le amicizie, le illusioni coltivate e le disillusioni patite, i furori e le ricadute. Ma sempre con la forza di andare avanti, di tornare da dove si parte per cercare di dare il meglio di sé».
La serata è stata arricchita dalle letture di Maria Giunta che ha magistralmente interpretato alcune parti del romanzo e dall'intermezzo musicale del Duo Coppola che è riuscito ad amalgamare note e canzoni con le pagine del libro.
Le presentazioni de I traslochi delle passioni continueranno con diverse tappe: il 14 novembre a Palazzo Busacca a Scicli; il 3 dicembre presso la sede del Sindacato Nazionale degli Scrittori a Roma; il 14 gennaio nella Galleria Roma a Siracusa. In programma anche presentazioni a Ragusa, Modica, Catania, Ispica tra novembre e gennaio 2016.