In mostra una ventina di lavori che vanno dal 2009 a oggi, con dipinti a olio su tela e su tavola, carte raffinate e carboncini in bianco e nero. L'artista dipinge i luoghi del vissuto, gli spazi interni, che riflettono le caratteristiche di chi li abita. Dai salotti retrò, tra busti, dipinti, libri, morbide poltrone e quadri di Bacon, Giacometti e Velázquez alle pareti - riferimenti artistici fondamentali per l'autore - agli atelier dove trovano posto il tavolo da lavoro, le tele, la tavolozza, il pavimento segnato e graffiato, oggetti dimenticati che raccontano le loro storie.
All'inizio, scrive Vera Agosti nel testo in catalogo, i quadri di Gregolin aprono «alle figure umane, appena accennate, e alla città, con le finestre e le porte che danno sull'esterno. Le opere più recenti, invece, si concentrano sull'universo chiuso e le immagini passano da toni espressionistici febbrili a forme maggiormente astratte e pulite, che si asciugano e si solidificano, in un processo sempre più rigoroso. Le tele diventano forme simboliche pure».
Emanuele Gregolin (Milano, 1972) è approdato alla pittura dopo studi di Architettura e di pianoforte e organo al Conservatorio. Ha cominciato a esporre nel 1998 e da allora è stato protagonista di numerose personali e collettive sia in Italia che all'estero. Autore di pregevoli libri d'arte, ha fondato le Edizioni Atelier60, casa editrice che opera nel settore dell'arte. Vive e lavora a Novate Milanese. Le sue opere sono esposte in permanenza nel Centro d’Arte Malagnini.
La mostra osserverà i seguenti orari: da lunedì a sabato dalle ore 16.00 alle 19:30, domenica su appuntamento.
Info e contatti
Centro d'Arte Malagnini
Via Verdi 20/22 - 21047 Saronno (VA)
Tel. +39 338.7654600
http://www.centrodartemalagnini.com/
info@centrodartemalagnini.com/
Leggi il testo critico di Vera Agosti