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domenica 14 febbraio 2016

Bilancio positivo per la mostra "La Grande Guerra negli Iblei", ieri matinée di studi al PalaCultura

Da sinistra G. Barone, G. Poidomani, M. Terranova,
M. Burderi, R. Cannella.
Modica (RG) - Nell'ambito delle iniziative collaterali e delle attività didattiche legate alla mostra documentaria "La Grande Guerra negli Iblei. Storia, arte, memoria", si è svolta ieri a Palazzo della Cultura una matinée di studi sull'argomento, rivolta agli allievi delle quinte classi dell'Istituto d'istruzione superiore Galilei-Campailla.
All'incontro ha partecipato un ricco parterre di relatori, composto dallo storico Giuseppe Barone direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Catania, Giancarlo Poidomani docente di Storia contemporanea nell'ateneo catanese, la ricercatrice Marcella Burderi, i docenti Rosario Cannella, Anna Alì e Maria Terranova del Liceo Galilei-Campailla.

Gli intervenuti hanno saputo appassionare il giovane pubblico al racconto dell'immane tragedia che insanguinò l'Europa tra il 1914 e il 1918.

In particolare Giuseppe Barone, autore del recente volume "Gli Iblei nella Grande Guerra", è partito dal conteggio delle vittime militari e civili e dalle risorse materiali "bruciate" nel corso e ai fini del conflitto, per concentrarsi poi sulle storie di soldati e ufficiali modicani partiti per il fronte e non più tornati, insigniti di una medaglia al valore o catturati dal nemico. Vicende inedite, queste, emerse dall'oblio grazie a uno straordinario lavoro di ricerca condotto sui carteggi, i diari, le cartoline dal fronte custodite in archivi privati e familiari.

Giancarlo Poidomani, che ha pubblicato nel 2015 il libro "Lutti e memorie dei siciliani nella Grande Guerra", si è soffermato invece sulla memoria collettiva della prima guerra mondiale perpetuata attraverso le lapidi e i monumenti ai caduti, mentre Marcella Burderi ha analizzato le lettere e la scrittura diaristica, unici strumenti di comunicazione tra i soldati al fronte e i familiari in patria, che ha consentito oggi di ricostruire quei fragili legami affettivi destinati a essere bruscamente recisi da un momento all'altro.

I docenti Rosario Cannella, Anna Alì e Maria Terranova hanno ripercorso le tappe del lavoro di rielaborazione artistica svolto dagli studenti. Al termine dell'incontro, gli studenti hanno effettuato una visita guidata della mostra documentaria, allestita nelle sale espositive di Palazzo Grimaldi.

Con la visita guidata si è conclusa la mostra inaugurata lo scorso 4 dicembre. L'esposizione, organizzata dalla Fondazione Grimaldi, dal Museo della Memoria, dal Liceo artistico dell'Istituto di istruzione superiore Galilei-Campailla con il patrocinio del Comune di Modica, è stata visitata da migliaia di visitatori, ottenendo un largo consenso e un generale apprezzamento da parte di cittadini e turisti, scolaresche e gruppi di studenti stranieri.