La mostra intende rendere omaggio al maestro modicano, proponendo un percorso che attraversa oltre trent'anni di ricerca artistica. Nelle tele di Fratantonio spiccano alberi solitari, frondosi carrubi che si stagliano nella campagna iblea, marine sorvolate da gabbiani, dune o isole affioranti in lontananza tra le onde, ma anche paesaggi urbani di cemento e grattacieli senz'anima.
Si tratta di paesaggi interiori, neo-metafisici, che superano la rappresentazione del reale per evocare silenzi, solitudini, atmosfere, stati d'animo, emozioni e ricordi.
Un viaggio attraverso l'opera di un artista che «ha percorso per intero le piste della cultura europea del Novecento - scriveva Giansiracusa nel 1988 - e ha sperimentato con coraggio e sentimento, le linee che conducono alle radici dell'arte contemporanea», stabilendo «un legame inscindibile tra [...] la luce calda del Mare Nostrum e i chiaro-scuri forti delle città del Nord, tra il mare cristallino di Antonello da Messina e le colline dolci del Giambellino».
Salvatore Fratantonio (Modica, 1938) si trasferì giovanissimo a Roma e poi a Milano, dove ha vissuto per quarant'anni, prima di ritornare nella sua terra natia. Allievo di Alberto Trevisan, formatosi attraverso la lezione dei grandi maestri del Novecento, ha raggiunto ben presto un'originalità espressiva che lo ha reso protagonista di numerose e qualificate personali in Italia e all'estero.
La mostra potrà essere visitata tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 21.00 (ingresso libero).
Si tratta di paesaggi interiori, neo-metafisici, che superano la rappresentazione del reale per evocare silenzi, solitudini, atmosfere, stati d'animo, emozioni e ricordi.
Un viaggio attraverso l'opera di un artista che «ha percorso per intero le piste della cultura europea del Novecento - scriveva Giansiracusa nel 1988 - e ha sperimentato con coraggio e sentimento, le linee che conducono alle radici dell'arte contemporanea», stabilendo «un legame inscindibile tra [...] la luce calda del Mare Nostrum e i chiaro-scuri forti delle città del Nord, tra il mare cristallino di Antonello da Messina e le colline dolci del Giambellino».
Salvatore Fratantonio (Modica, 1938) si trasferì giovanissimo a Roma e poi a Milano, dove ha vissuto per quarant'anni, prima di ritornare nella sua terra natia. Allievo di Alberto Trevisan, formatosi attraverso la lezione dei grandi maestri del Novecento, ha raggiunto ben presto un'originalità espressiva che lo ha reso protagonista di numerose e qualificate personali in Italia e all'estero.
La mostra potrà essere visitata tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 21.00 (ingresso libero).