Lucio molé, Gino interi, Beppe Manno, Lucia Pastorello, Alessandra Canzonieri, Elena Restuccia, Serena Marchi con alcuni giovani migranti |
La rassegna, nelle cinque serate precedenti, ha visto la partecipazione dei giovani ospiti dei progetti Sprar di Chiaramonte Gulfi e Vittoria, della comunità alloggio per minori e di molti giovani di Chiaramonte.
Le serate, occasione di incontro e di confronto tra i giovani, si sono concluse con un apericena all'aperto, offerto da ditte locali (Sapori Chiaramontani, Oleificio Sallemi, Pasticceria del Corso, Le mucche del nonno di Modica) e con alcuni cibi preparati a base di cibi tipici dei paesi d'origine, preparati dai giovani ospiti, come il cous cous del Gambia e il riso nigeriano. Il 3 giugno il buffet sarà preparato dal pub "Chez Cocò" con particolari panini bianco/neri.
"Le proiezioni cinematografiche, ma anche i momenti di convivialità vissuti insieme – spiega Serena Marchi, docente di alfabetizzazione– hanno permesso ai giovani chiaramontani di conoscere coetanei provenienti da paesi e culture diverse e di approfondire lo scambio e l'amicizia. Abbiamo visto i giovani soffermarsi insieme, per un dialogo libero, prima e dopo la visione del film, ma anche commentare insieme. Film e cibo sono stati un pretesto per dare dei volti e dei nomi a quello che altrimenti rischia di restare soltanto un "fenomeno", legato ai flussi migratori che coinvolgono le nostre comunità".
"Queste serate – spiega un giovane pakistano, ospite del progetto Sprar, gestito dalla cooperativa "Nostra Signora di Gulfi – ci hanno permesso di divertirci e di conoscere di più la cultura italiana. "Lo sposalizio" ci ha fatto conoscere alcuni aspetti della cultura e degli usi siciliani riguardanti il matrimonio e ho fatto il raffronto con ciò che accade nel mio paese. Ma l'aspetto più bello è stata la possibilità di stare insieme ai giovani di Chiaramonte e cementare l'amicizia tra noi".
"Possiamo dire di aver centrato il nostro obiettivo – conclude Serena Marchi – i giovani ospiti dello Sprar e i ragazzi di Chiaramonte, oggi, si conoscono di più. C'è poi un obiettivo a lungo termine: contribuire a costruire una società in cui i rapporti tra le persone ed i popoli siano momento di arricchimento, una vera società interculturale. L'ultimo film in programma, venerdì prossimo, è "La mia classe", di Daniele Gaglianone. Protagonista è una classe di alfabetizzazione, simile a quelle organizzate da noi per insegnare la lingua italiana. Vi sono quindi, problematiche e storie simili, che il film ci darà la possibilità di approfondire".
Nell'ultima serata, l'allestimento della Sala Sciascia, vedrà la presenza di "valige di cartone", simbolo di chi si mette in viaggio per lavoro o per necessità, come nel caso dei migranti, costretti a lasciare il loro paese. All'interno si troveranno delle frasi: riflessioni, aspettative, ricordi di ciò che si è lasciato. Tutto quanto contribuirà a dare spessore culturale all'iniziativa di Chiaramonte.
La rassegna cinematografica è organizzata con il patrocinio dello Sprar (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati), del comune di Chiaramonte Gulfi, della cooperativa "Nostra Signora di Gulfi". Hanno collaborato: la Pro Loco di Chiaramonte Gulfi, La Federazione Italiana Circoli del Cinema, Doc – cinema itinerante, l'associazione "Albatros". (F.C.)