I soggetti promotori (associazioni di categoria, associazioni ambientaliste e di promozione culturale e turistica, cooperative sociali, aziende) hanno costituito il comitato promotore. Il comitato ha già programmato una successiva riunione, che si terrà il 9 giugno 2016. A questo riunione sono invitati anche i sindaci ed i rappresentanti degli enti locali interessati ed altri eventuali partners.
Nonostante le previsioni del Psr siano sostanzialmente penalizzanti per il territorio dei quattro comuni, la soluzione individuata permetterebbe di accedere a risorse economiche importanti che potranno essere utilizzate a vantaggio di tutto il territorio, con una programmazione che interesserà e avvantaggerà sia la parte pubblica, sia la componente privata.
"La strategia adottata – spiega Salvo Caruso, che coordina le attività del gruppo promotore - è quella di costruire un "green 3.0", inteso come "valorizzazione dell'ambiente", capace di introdurre un modello che lasci tracce significative su più livelli: sociale, culturale, economico, occupazionale, turistico. I promotori del Gal "Terre del Golfo e dell'Ippari" hanno deciso di apporre le firme su un obiettivo comune per cui si sono battuti da anni, ovvero quello della valorizzazione delle aree protette ad alto valore naturalistico che, nel contempo, siano stakeholder esse stesse e quindi portatrici di interessi diversificati. Si tratta quindi di un'idea innovativa che va ben oltre il concetto di "ambiente", capace di tracciare una nuova direzione per uscire dalla crisi. A questo risultato (date le condizioni di partenza previste dal bando che sembrava non lasciassero possibilità al territorio ipparino e del Golfo di Gela) non si è arrivati in modo facile. Un ruolo fondamentale hanno avuto i parlamentari regionali Orazio Ragusa e Vanessa Ferreri, che hanno presentato delle interrogazioni parlamentari per sostenere la progettualità del territorio. Risolutivo è stato l'intervento dell'onorevole Giuseppe Digiacomo, che ha interloquito con l'assessore regionale all'Agricoltura e con il dirigente generale per evitare che il progetto rimanesse nel limbo, assicurando il suo sostegno anche nelle fasi successive".
[F. C.]
Nonostante le previsioni del Psr siano sostanzialmente penalizzanti per il territorio dei quattro comuni, la soluzione individuata permetterebbe di accedere a risorse economiche importanti che potranno essere utilizzate a vantaggio di tutto il territorio, con una programmazione che interesserà e avvantaggerà sia la parte pubblica, sia la componente privata.
"La strategia adottata – spiega Salvo Caruso, che coordina le attività del gruppo promotore - è quella di costruire un "green 3.0", inteso come "valorizzazione dell'ambiente", capace di introdurre un modello che lasci tracce significative su più livelli: sociale, culturale, economico, occupazionale, turistico. I promotori del Gal "Terre del Golfo e dell'Ippari" hanno deciso di apporre le firme su un obiettivo comune per cui si sono battuti da anni, ovvero quello della valorizzazione delle aree protette ad alto valore naturalistico che, nel contempo, siano stakeholder esse stesse e quindi portatrici di interessi diversificati. Si tratta quindi di un'idea innovativa che va ben oltre il concetto di "ambiente", capace di tracciare una nuova direzione per uscire dalla crisi. A questo risultato (date le condizioni di partenza previste dal bando che sembrava non lasciassero possibilità al territorio ipparino e del Golfo di Gela) non si è arrivati in modo facile. Un ruolo fondamentale hanno avuto i parlamentari regionali Orazio Ragusa e Vanessa Ferreri, che hanno presentato delle interrogazioni parlamentari per sostenere la progettualità del territorio. Risolutivo è stato l'intervento dell'onorevole Giuseppe Digiacomo, che ha interloquito con l'assessore regionale all'Agricoltura e con il dirigente generale per evitare che il progetto rimanesse nel limbo, assicurando il suo sostegno anche nelle fasi successive".
[F. C.]