Padova - "Il marketing sta cambiando, gli strumenti anche. Vuoi continuare a perdere opportunità o darti una mossa?". È la domanda che Mauro Baricca, imprenditore, formatore e autore di libri di successo sul marketing, sulla leadership e sulla crescita personale, ha rivolto al gruppo di imprenditori, professionisti e marketer che hanno preso parte, lo scorso 23 marzo, al seminario gratuito organizzato da Casa Imbastita Campus presso il Best Western Biri Hotel.
Casa Imbastita Campus (https://www.casaimbastitacampus.it/) è una società con sedi in Veneto e in Sicilia che opera nel campo della formazione manageriale e della consulenza di direzione per piccole e medie imprese. Da anni lavora con il mondo dell'impresa per contribuire al miglioramento della mentalità e della cultura imprenditoriale.
L'intervento di Baricca si è articolato in due parti. Nella prima lo speaker ha affrontato il tema della rapida trasformazione che ha investito l'economia e il marketing con l'avvento del digitale. Nella seconda, ha sgomberato il campo da "bufale" e luoghi comuni sui social media.
Dall'introduzione degli smartphone nel 2008 strumenti e modalità di applicazione del marketing si evolvono in continuazione e a una velocità sempre maggiore. Si è innescata una vera e propria disruption, cioè un momento di forte cambiamento in cui una nuova tecnologia modifica completamente il modello di business precedente. Disruption è appunto una delle nove parole chiave utilizzate da Baricca. Ed è quella attorno a cui ruotano tutte le altre: velocità, tempo, dati, problemi, scetticismo, storia, immagine e osare. La tempestività, la velocità di risposta, la reattività ai cambiamenti; il rispetto dei tempi e delle consegne, degli accordi e degli standard di qualità; la raccolta, l'analisi, l'elaborazione di una gran quantità di dati e la capacità di estrarne statistiche e previsioni; la capacità di risolvere i problemi ("se non siamo in grado di risolvere problemi ai clienti, non serviamo a niente e loro si rivolgeranno ad altri"); la diffidenza verso soluzioni miracolistiche ("sul web proliferano i guru"), la valorizzazione della storia delle aziende ("oggi nel mercato dell'esperienza, raccontare storie può fare la differenza); la cura della reputazione e dell'immagine online e sui social media; la capacità di osare; sono tutti punti fondamentali. Cose, queste, che gli imprenditori e gli addetti ai lavori dovrebbero prendere in considerazione per acquisire nuovi clienti e fidelizzare quelli già esistenti. Eppure molte aziende continuano a navigare a vista nel mare del web. Se quasi il 100% delle aziende è presente sul web ma solo meno del 20% riesce a fare business online e sui social media, un motivo c'è. E sta nella capacità delle aziende di gestire al meglio i nove punti precedentemente indicati.
Lo speaker, poi, ha sfatato "bufale" e luoghi comuni sui social media. Come, per esempio, quelli secondo cui i social sono gratuiti, sono semplici, non richiedono competenze, danno risultati immediati e via dicendo. Tutte affermazioni, queste, lontane dal vero. La vera opportunità offerta dai nuovi strumenti è che essi consentono di ottenere risultati a costi sostenibili. Ma nondimeno richiedono investimenti, competenze, professionalità e tempo. Il relatore ha fornito alla platea numerosi spunti di riflessione e suggerimenti su come utilizzare al meglio i nuovi strumenti per creare e migliorare le strategie di marketing, per aiutare le piccole e medie imprese a crescere e ottenere più visibilità sulle piazze virtuali.
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