suono unico. E una musica che trascina e coinvolge, fondendo i ritmi afro delle percussioni con le sonorità rock, reggae e pop della chitarra
elettrica. È il mix di elementi alla base del successo dei Nahoti Project, il trio composto da Franco Barresi, Ermanno Figura, Mercy
Sunday che domenica sera si è esibito in un entusiasmante concerto dal titolo "Mani che creano musica" sulla scenografica terrazza di Palazzo Grimaldi nella magia di una notte d'estate.
L'evento, organizzato da Sava & Sava communication nell'ambito della mostra "Mani di questa terra" di Giovanni Caccamo ospitata nelle stanze attigue dello storico edificio, ha saputo regalare un'ora e mezza di spettacolo e di emozioni al pubblico che gremiva la terrazza, in un crescendo di applausi.
I Nahoti Project, ha spiegato Barresi, sono un gruppo di recente formazione. Nascono dalla confluenza di diverse esperienze e tradizioni musicali. Nahoti è il nome d'arte scelto dalla vocalist Mercy Sunday. Un talento naturale, il suo, che mette tutti d'accordo. La sua voce, calda, possente, capace di infinite modulazioni, è un dono straordinario e generoso che Madre Natura le ha fatto, quasi a compensarla delle privazioni, del dolore, delle ingiustizie che avrebbe subito nel corso
della sua ancor giovane vita. Diciannove anni, nigeriana, è approdata nel 2016 sulle coste delle Sicilia dopo aver oltrepassato il deserto e il mare, munita solo della voglia di farcela grazie alle proprie
capacità canore. Dal centro di accoglienza alla scena musicale, il passo stato è breve. Il progetto denominato Nahoti Project è figlio dell'incontro tra Mercy, il chitarrista e bluesman calatino Ermanno
Figura (alias Herman Ezscò) e il catanese Franco Barresi, batterista e percussionista, inventore di "Manu" (sorta di prolungamento delle dita che moltiplica il suono).
Una decina i brani eseguiti, che sono riusciti a calamitare l'attenzione del pubblico e ad avvicinare mondi musicali distanti, a esplorare nuove sonorità e creare inedite contaminazioni per un concerto di alto livello nel segno dell'integrazione e della musica come linguaggio universale.
Il gruppo ha approfittato dell'evento in terra iblea per girare un video clip nei dintorni di Modica, con la presenza dell'attore Domenico Centamore.
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