Furci Siculo (ME) -Venerdì 31 agosto alle ore 20 i locali della libreria Cartolibrando (Via IV Novembre, 162) ospiteranno la presentazione del libro "La partita perfetta. Filosofia del calcio" di Corrado Del Bò e Filippo Santoni de Sio (UTET, 2018). Interverranno l'autore Filippo Santoni de Sio, Gaetano Rizzo giornalista del Corriere dello Sport, Francesco Di Bartolo insegnante e Alessandro Niosi, neo presidente dell'Ads Calcio Furci.
L'evento è organizzato in concomitanza con il rilancio della società Ads Calcio Furci che disputerà quest'anno il campionato di Seconda Categoria. «A Furci c'è voglia di calcio e questa voglia va assecondata», ha dichiarato Niosi nei giorni scorsi alla Gazzetta jonica. Quale miglior occasione, dunque, di un libro scritto a quattro mani da due filosofi nonché appassionati tifosi (l'uno del Toro, l'altro della Juve), per coinvolgere i furcesi nel nuovo clima di entusiasmo che si sta creando intorno alla squadra?
Gli autori sono filosofi di professione. Santoni de Sio insegna Filosofia alla Delft University of Technology (Olanda). Corrado Del Bò è professore associato di Filosofia del diritto all'Università Statale di Milano. Insieme hanno intrapreso una vera e propria indagine filosofica alla ricerca dello spirito autentico del calcio, dell'essenza dello sport più amato dagli italiani.
Gli autori, partendo da una massima del grande giornalista sportivo Gianni Brera («La partita perfetta è quella che finisce 0 a 0»), "smontano" tanti luoghi comuni sul calcio, tra divertenti paradossi, brillanti argomentazioni pro e contro e un'ampia casistica di episodi, citati come prove a sostegno di ciascuna tesi. Tra l'altro, gli autori dimostrano l' estraneità (o quanto meno l'ambiguità) del concetto di fair play rispetto allo spirito del calcio. Indagano il diverso peso che virtù e fortuna possono avere nel determinare la vittoria o la sconfitta. Mettono a confronto i campioni di ieri e di oggi. Stabiliscono cos'è il genio calcistico e i limiti (filosofici) della moviola in campo. Senza dimenticare i collegamenti tra il mondo del calcio e i nazionalismi e le invenzioni linguistiche dei telecronisti che sono poi entrate nella lingua parlata. Santoni e Del Bò giungono alla conclusione che l'essenza del calcio sta proprio nelle discussioni su moduli e schieramenti, tattica e calciomercato, nell'emozione rituale che ogni tifoso celebra almeno una volta alla settimana durante i novanta minuti, nella passione insensata e innaturale. Davanti alla quale anche «ai filosofi non resta che riconoscere che ci sono molte più cose tra le due porte di un campo di quante ne contenga la loro filosofia».
Il volume è stato recensito e segnalato dai maggiori quotidiani nazionali, dal Corriere della Sera a Il Foglio, da Avvenire a Il Giornale, nonché dal Corriere dello Sport e da Sportweek.
L'evento è organizzato in concomitanza con il rilancio della società Ads Calcio Furci che disputerà quest'anno il campionato di Seconda Categoria. «A Furci c'è voglia di calcio e questa voglia va assecondata», ha dichiarato Niosi nei giorni scorsi alla Gazzetta jonica. Quale miglior occasione, dunque, di un libro scritto a quattro mani da due filosofi nonché appassionati tifosi (l'uno del Toro, l'altro della Juve), per coinvolgere i furcesi nel nuovo clima di entusiasmo che si sta creando intorno alla squadra?
Gli autori sono filosofi di professione. Santoni de Sio insegna Filosofia alla Delft University of Technology (Olanda). Corrado Del Bò è professore associato di Filosofia del diritto all'Università Statale di Milano. Insieme hanno intrapreso una vera e propria indagine filosofica alla ricerca dello spirito autentico del calcio, dell'essenza dello sport più amato dagli italiani.
Gli autori, partendo da una massima del grande giornalista sportivo Gianni Brera («La partita perfetta è quella che finisce 0 a 0»), "smontano" tanti luoghi comuni sul calcio, tra divertenti paradossi, brillanti argomentazioni pro e contro e un'ampia casistica di episodi, citati come prove a sostegno di ciascuna tesi. Tra l'altro, gli autori dimostrano l' estraneità (o quanto meno l'ambiguità) del concetto di fair play rispetto allo spirito del calcio. Indagano il diverso peso che virtù e fortuna possono avere nel determinare la vittoria o la sconfitta. Mettono a confronto i campioni di ieri e di oggi. Stabiliscono cos'è il genio calcistico e i limiti (filosofici) della moviola in campo. Senza dimenticare i collegamenti tra il mondo del calcio e i nazionalismi e le invenzioni linguistiche dei telecronisti che sono poi entrate nella lingua parlata. Santoni e Del Bò giungono alla conclusione che l'essenza del calcio sta proprio nelle discussioni su moduli e schieramenti, tattica e calciomercato, nell'emozione rituale che ogni tifoso celebra almeno una volta alla settimana durante i novanta minuti, nella passione insensata e innaturale. Davanti alla quale anche «ai filosofi non resta che riconoscere che ci sono molte più cose tra le due porte di un campo di quante ne contenga la loro filosofia».
Il volume è stato recensito e segnalato dai maggiori quotidiani nazionali, dal Corriere della Sera a Il Foglio, da Avvenire a Il Giornale, nonché dal Corriere dello Sport e da Sportweek.
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