I ricercatori hanno prelevato campioni di malte e di muratura, hanno ispezionato l'interno nella muratura mediante telecamere per video ispezioni, condotto analisi sul grado di umidità di superficie e in profondità, ripetendo i sondaggi e carotaggi nei solai e lungo i muri perimetrali interni ed esterni dell'edificio. Prossimamente, inoltre, effettueranno delle prove diffrattometriche, con una speciale tecnologia robotica a raggi X che permette di rilevare effetti di sollecitazioni meccaniche, di agenti di natura chimica ed escursioni termiche.
L'obiettivo dei tecnici è quello di avere un quadro quanto più dettagliato possibile sullo stato di salute della scuola, al fine di intervenire, se necessario, con azioni mirate di messa in sicurezza e di prevenzione antisismica. La certificazione sullo stato di salute dell'edificio rilasciata a seguito di tali controlli è necessaria, infatti, per poter acceder ai fondi statali per la messa in sicurezza degli edifici esistenti nell'area iblea, considerata ad alto rischio sismico.
"Negli anni Sessanta – ha dichiarato l'Assessore ai Lavori pubblici Carmelo Di Stefano – la scuola è stata costruita in muratura portante. Nata con l'idea che doveva essere composta da un piano terra e da un primo piano, con l'aumento della popolazione scolastica ne è stato costruito un secondo, aggiungendo ulteriori carichi alla muratura. Grazie a questo progetto stiamo verificando se i materiali utilizzati si trovano in buono stato di salute".
"È chiaro che questo intervento – ha aggiunto il dirigente scolastico Giovanni Di Lorenzo - che poi potrà portare anche un intervento di consolidamento per rendere l'edificio più stabile e sicuro, accoglie tutto il nostro favore. Dal punto di vista della sicurezza ci metterà in condizioni migliori rispetto alla situazione attuale".
Le indagini strutturali non hanno costi per il Comune, come disposto dalla delibera n. 65 del 27 marzo 2018 della Giunta, poiché il progetto rientra nel programma Horizon 2020 – PON 2014/2020 del Ministero allo Sviluppo Economico e della Commissione Europea. Nel corso del progetto sono già state analizzati alcuni edifici pubblici a Giarratana, Modica, Scicli, Pozzallo e Ispica, individuati di concerto con le rispettive amministrazioni comunali.
L'obiettivo dei tecnici è quello di avere un quadro quanto più dettagliato possibile sullo stato di salute della scuola, al fine di intervenire, se necessario, con azioni mirate di messa in sicurezza e di prevenzione antisismica. La certificazione sullo stato di salute dell'edificio rilasciata a seguito di tali controlli è necessaria, infatti, per poter acceder ai fondi statali per la messa in sicurezza degli edifici esistenti nell'area iblea, considerata ad alto rischio sismico.
"Negli anni Sessanta – ha dichiarato l'Assessore ai Lavori pubblici Carmelo Di Stefano – la scuola è stata costruita in muratura portante. Nata con l'idea che doveva essere composta da un piano terra e da un primo piano, con l'aumento della popolazione scolastica ne è stato costruito un secondo, aggiungendo ulteriori carichi alla muratura. Grazie a questo progetto stiamo verificando se i materiali utilizzati si trovano in buono stato di salute".
"È chiaro che questo intervento – ha aggiunto il dirigente scolastico Giovanni Di Lorenzo - che poi potrà portare anche un intervento di consolidamento per rendere l'edificio più stabile e sicuro, accoglie tutto il nostro favore. Dal punto di vista della sicurezza ci metterà in condizioni migliori rispetto alla situazione attuale".
Le indagini strutturali non hanno costi per il Comune, come disposto dalla delibera n. 65 del 27 marzo 2018 della Giunta, poiché il progetto rientra nel programma Horizon 2020 – PON 2014/2020 del Ministero allo Sviluppo Economico e della Commissione Europea. Nel corso del progetto sono già state analizzati alcuni edifici pubblici a Giarratana, Modica, Scicli, Pozzallo e Ispica, individuati di concerto con le rispettive amministrazioni comunali.
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