Da sx Monaca, Livigni, Battaglia |
Alla scopertura della targa era presente anche la vedova, Valeria Patrizia Livigni. Il taglio del nastro è stato preceduto da un breve intervento del soprintendente Giorgio Battaglia. Il dirigente, nel restituire l’importante raccolta libraria alla collettività, ha voluto sottolineare l’importanza della sinergia pubblico-privato che ha consentito l’apertura della biblioteca.
Grazie a un protocollo d’intesa con Betontest srl di Ispica, la biblioteca è stata inserita nel Progetto I.S.M.E.R.S. (Idoneità statica manufatti edifici nei centri storici ad alto rischio sismico – cartella clinica edificio), finanziato con i fondi del programma Horizon 2020 – PON 2014/2020 del Ministero allo Sviluppo Economico e della Commissione Europea, destinati alla ricerca scientifica e all’innovazione. I tecnici Betontest, pertanto, hanno potuto effettuare sul solaio dei locali destinati a ospitare la biblioteca le prove di carico e altri esami diagnostici necessari ai fini del collaudo.
Per Corrado Monaca, direttore dei laboratori di ricerca Betontest e a capo del progetto, «Si tratta di un risultato ottenuto grazie al progetto Ismers e basato sulla collaborazione tra privati ed enti pubblici, entrambi focalizzati sul concetto di bene comune, secondo un modello virtuoso che già il “sindaco santo” nonché illustre concittadino pozzallese Giorgio La Pira aveva applicato nella “sua” Firenze sessant’anni fa».
La biblioteca, ubicata al primo piano dell’edificio di piazza Libertà 2, sarà a breve aperta al pubblico. I locali si presentano ariosi e luminosi, grazie alla disposizione centrale degli scaffali, con moderne postazioni informatiche e ampi tavoli per la lettura e consultazione. Contiene 5 mila volumi, riviste specializzate e del settore dei beni culturali. La maggior parte dei titoli è già stata inserita nel catalogo online del Sistema Bibliotecario e Archivistico della Provincia di Ragusa.
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