Mi riferisco alla lettera del 24.01.2020 che all’avv. Fabrizio Bellavista, nell’interesse della professoressa Crocifissa Mangiavillano, ha indirizzato alle redazioni dei diversi giornali cui la presente è trasmessa, per significare quanto segue.
L’avvocato sostiene nella propria lettera l’erroneità della notizia relativa all’attribuzione a me della scoperta dell’oroscopo di fondazione della città di Palma di Montechiaro raffigurato nel dipinto che ritrae l’abate astronomo Giovan Battista Hodierna seduto al tavolo di studio, esposto nella Chiesa Madre di Palma di Montechiaro. Tale notizia è stata diffusa da diversi giornali dopo la conferenza da me tenuta a Palazzo Diquattro a Ragusa il 5 gennaio 2020, su invito del Rotary club, nella quale ho presentato l’ oroscopo in oggetto e ne ho illustrato i significati. Secondo il legale, il merito di tale scoperta spetterebbe alla propria cliente la quale l’avrebbe fatta in data anteriore alla mia conferenza, infatti:
- nel 1995 la signora Mangiavillano ne aveva parlato nella sua tesi di laurea intitolata “I luoghi sacri fondati a Palma dai Tomasi nel XVII secolo”, richiamata da Francesco Orsi Meli nel libro “La fondazione di Palma tra riforma e controriforma”, edito nel 1998;
- nel 2013 la stessa aveva tenuto un seminario a Palermo dal titolo “La fondazione di Palma tra riforma e controriforma”;
- nel 2018 la medesima aveva condensato i suoi studi nel libro “L’infinito al quadrato di Giovan Battista Hodierna arciprete, alchimista, scienziato, nella piccola Gerusalemme del Gattopardo”, edito dalla casa editrice Ensemble, presentato il 2 marzo 2019 e il 10 aprile 2019 a Palma di Montechiaro.
In base a questa cronologia il legale conclude asserendo: "Appare chiaro ed evidente
come quella che è stata definita come scoperta verificatasi nel 2020 (anche se retrodatata
al 2014 per sua dichiarazione) attribuita allo studioso Profita era ed è invece
riconducibile alla prof.ssa Mangiavillano che, già dal 1995, aveva pubblicato atti e
A questa affermazione segue la richiesta di pubblicazione integrale della smentita / rettifica / precisazione indicata dallo stesso legale, con riserva di azioni legali. Premesso quanto sopra, ritengo doveroso intervenire sulla questione a tutela del mio nome e della mia immagine, iniziando col dire che ho conosciuto la professoressa Mangiavillano e ho saputo dei suoi studi sull’oroscopo di Hodierna soltanto qualche giorno dopo la mia conferenza del 5 gennaio scorso, quando ho saputo che costei me ne contendeva la scoperta.
La cosa non mi ha turbato ma piuttosto mi ha incuriosito, tanto che ho incontrato la suddetta a Palermo, il successivo 9 gennaio. Nell’incontro abbiamo confrontato i nostri scritti e abbiamo appurato che ognuno di noi ha scoperto l’oroscopo di Hodierna autonomamente in modi e tempi diversi, che ognuno ha scritto sull’argomento cose diverse e che nessuno dei due conosceva l’altro né gli scritti dell’altro prima dell’incontro.
Avevamo pattuito di redigere una dichiarazione congiunta su queste circostanze e di inviarla ai giornali ma la professoressa, melius re perpensa, ha poi ripiegato sulla propria difesa legale.
Detto questo, prima di replicare a quanto ha scritto il mio collega avversario, ritengo utile rassegnare i modi e i tempi in cui ho rinvenuto l’oroscopo di Hodierna e ne ho trattato in scritti (di data certa) e con seminari e conferenze.
La scoperta è avvenuta per caso una domenica della primavera del 2014, in occasione di una gita in pullman a Palma di Montechiaro. Arrivati in loco, mia moglie ed io riceviamo dalla guida la piantina turistica sotto riprodotta, nella quale sono illustrati i siti e i monumenti di maggiore interesse della città che stiamo per visitare (fig. 1).
Dando una sbirciata alla carta, vengo subito attratto da una delle immagini. È la stampa di un quadro nel quale è raffigurato un personaggio d’altri tempi seduto ad un tavolo sul quale sono riposti un quaderno aperto, una squadra e altri oggetti che non si distinguono a causa delle piccole dimensioni della riproduzione.
L’uomo è concentrato e pensoso, tiene un compasso nella mano destra e un planisfero nella sinistra. Già questi oggetti attirano la mia curiosità, ma ho un brivido quando scorgo ciò che è appeso alla parete a sinistra del personaggio. A prima vista sembra un quadro con linee dai tratti geometrici sfumati, ma nella sua forma quadrata, nella cornice di triangoli regolarmente giustapposti all’interno (che a stento si intravedono) e nell’altro quadrato al centro, subito riconosco ciò che quel disegno, incredibilmente, è, ossia un oroscopo!
Ecco che cosa ho visto e letto (fig. 2). La seconda parte della scritta dice "Il progetto della città, disegnato secondo un’ideale pianta ortogonale, è ricordato da una relazione redatta dall’astronomo e primo arciperete di Palma, Giovan Battista Hodierna". E’ quanto basta per capire che ho fatto una importante scoperta.
Poco tempo dopo vado ad ispezionare il dipinto nella sacrestia della Chiesa Madre di Palma e noto che, in calce al ritratto vi è una didascalia commemorativa del grande erudito, il quale tra tutte scienze praticate eccelse nell’astrologia, tanto da predire la data della sua morte. Ciò è quanto riporta la scritta.
Il mio interesse per Hodierna sale “alle stelle”, giusto per restare nel tema.
"Autentico ritratto del dott. Giovanni Battista Hodierna della città di Ragusa, primo parroco della Chiesa Madre, insigne per sentimento religioso, istruito in tutte le scienze, “soprattutto espertissimo nell’astrologia” ............ preannunziando il tempo della sua morte, infine, si spense in grazia di Dio a Palma il 5 aprile dell’anno del Signore 1660, all’età di 63 anni. È sepolto nella chiesa della Divina Rosalia". (figura 3)
Dopo avere fotografato il dipinto inizio lo studio dell’ oroscopo di Hodierna, che è un prezioso documento d’epoca di interesse storico e di incommensurabile valore per l’astrologia, in quanto di simili oroscopi di fondazione programmata di una città per mezzo di tecniche di astrologia “elettiva” (disciplina che fissa i momenti propizi per compiere un atto o per non compierlo, con riferimento ai movimenti degli astri) ve ne sono pochissimi in tutto il mondo (Figura 4).
Prima, converto il grafico oroscopico di Hodierna in una moderna carta del cielo per facilitarne la lettura e l’esposizione. Facendo ciò, correggo alcuni errori di calcolo del redattore e delle inesattezze grafiche, attribuibili probabilmente all’autore del dipinto.
Inizialmente escludo dalla mappa i pianeti trans-saturniani, non conosciuti all’epoca in cui l’illustre scienziato e astrologo redasse l’oroscopo (primi mesi del 1637) e perciò non ve li incluse. Nella fase più avanzata del mio studio inserirò poi anche questi pianeti, notando con stupore come, col mutare della carta del cielo sia cambiata anche la sorte di Palma che, da città “santa” e opulenta dei gattopardi, decadrà dopo l’Unità d’Italia, fino al degrado e allo spopolamento causato dall’emigrazione di massa. Quella che segue è la prima carta convertita (figura 5).
Completato il lavoro, annunzio alla comunità di studiosi di astrologia nazionali la mia scoperta e presento, col titolo “Palmae oppidi fundatio”, uno studio approfondito dell’oroscopo di Hodierna, supportato da una dettagliata relazione tecnica, al XV Convegno Astrologico Torinese del 6 giugno 2015. Riproduco di seguito il programma del convegno, nel quale figuro come relatore e del quale dispongo di copia degli atti pubblicati alla stessa data.
Giorni fa ho trasmesso la relazione presentata e pubblicata a Torino, insieme ad altri documenti di data certa che convalidano la cronologia degli eventi in narrativa, alla redazione dell’ Agenzia che ha diramato la notizia della mia conferenza del 5 gennaio u.s.; chiunque potrà consultarli facendone richiesta.
La documentazione di cui sto parlando comprende tra l’altro la corrispondenza intercorsa tra me e il sindaco di Palma di Montechiaro, tra il 2015 e il 2016, in merito ad una eventuale pubblicazione del libro da me scritto sull’oroscopo di Hodierna subito dopo il convegno di Torino. Il sindaco (dr. Pasquale Amato), nella sua lettera del 20 gennaio 2016 con quale mi ha restituito il manoscritto, non ha menzionato affatto la professoressa Mangiavillano, sua concittadina, non ha citato scritti a suo nome né conferenze o seminari dalla medesima tenuti in loco o altrove. Inoltre, a quanto mi è stato riferito, ancora oggi, nella carta turistica di Palma distribuita ai turisti continua a figurare l’indicazione con la quale si attribuisce ad Hodierna la “pianta ortogonale della città di Palma”.
Chiarito quanto sopra, posso ora occuparmi della lettera dell’avv. Bellavista.
Noto anzitutto che la missiva del legale non formula nei miei riguardi un’accusa di plagio, né tale illecito è giuridicamente configurabile stante la sostanziale diversità delle materie e delle argomentazioni che differenziano gli scritti miei da quelli della sua assistita. Tale diversità si coglie già dai titoli delle opere scritte dagli interessati.
Infatti il 6 giugno 2015 io ho presentato a Torino, in un consesso di studiosi di astrologia, un saggio sulle tecniche avanzate di astrologia elettiva adottate da Hodierna, dal titolo “Oroscopo di fondazione della città di Palma di Montechiaro redatto dall’abate Giovan Battista Hodierna” (cfr. programma). E nessuno prima di me aveva detto le stesse cose, questo tengo a precisarlo.
Dai titoli degli scritti della professoressa Mangiavillano si desume per contro che essa nei suoi lavori non ha parlato di astrologia ma d’altro. Infatti, titoli come “I luoghi sacri fondati a Palma dai Tomasi nel XVII secolo”, “La fondazione di Palma tra riforma e controriforma”, “L’infinito al quadrato di Giovan Battista Hodierna arciprete, alchimista, scienziato nella piccola Gerusalemme del Gattopardo”, ecc. non fanno alcun riferimento all’astrologia.
Stupisce perfino il fatto che la professoressa, negli attributi di “arciprete”, “alchimista”, “scienziato” conferiti ad Hodierna nel titolo della sua opera più recente, non gli abbia riconosciuto anche la qualità di astrologo, quando perfino nel ritratto del personaggio la collettività riconobbe ad Hodierna la qualità di" istruito in tutte le scienze ma soprattutto espertissimo in astrologia".
Sia chiaro che non sto affermando che la mia controparte sia digiuna di astrologia, ma certo per leggere, convertire graficamente e correggere un oroscopo del “Galilei siciliano”, come venne definito l’Hodierna, è necessaria un’approfondita conoscenza della materia. Ma non vale insistere ulteriormente su questo punto, e comunque sono pronto a ricredermi se la mia controparte dimostrerà la sua perizia astrologica e le scoperte che ha fatto, non dell’oroscopo, ma sull’oroscopo. Io ho scoperto e denunziato errori di calcolo di Hodierna a Torino, capitale dell’astrologia italiana. Lei non so cos’abbia scoperto di “astrologico”, é il suo difensore lo ha chiarito.
L’oggetto della contesa inaugurata dall’avv. Bellavista per delega, riguarda dunque soltanto la cronologia delle nostre scoperte. In sostanza la dottoressa Mangiavillano sostiene di essere la prima ad avere scoperto che l’immagine del quadretto figurante alle spalle di Hodierna nel dipinto esposto nella sagrestia della Chiesa Madre di Palma è un oroscopo e non la “pianta ortogonale” di questa città, come ancora oggi si legge nelle locandine distribuite ai turisti. Quand’anche fosse vero quello che essa afferma, ciò non toglie nulla a me e non arreca alcun vantaggio alla professoressa perché la mia scoperta non è condizionata dalla sua.
Io, palermitano, e non cittadino di Palma come lei, ho scoperto l’oroscopo della fondazione di Palma non per merito suo o dei suoi scritti, ma perché mi cadde tra le mani quella carta turistica recante la “pianta ortogonale della città di Palma”, che tale non era, e dalla quale io, studioso di “piante astrali”, rimasi folgorato. Ho conosciuto la professoressa e ho saputo che anch’essa aveva fatto la mia stessa scoperta soltanto il gennaio scorso, quando ci siamo incontrati al Bar Alba a Palermo. Ammettere che io conoscessi la sua scoperta significherebbe affermare che io abbia letto la sua tesi di laurea o partecipato alle sue conferenze, evenienze queste del tutto illogiche.
Quanto al libro “L’infinito al quadrato di G. B. Hodierna” pubblicato dalla medesima, nel 2018, è da dire che se questo libro precede di diversi mesi il lavoro da me presentato il 5 gennaio a Palazzo Diquattro, segue però di diversi anni il mio saggio scritto e pubblicato a Torino nel giugno del 2015.
In conclusione, dovrebbe risultare chiaro dopo la mia pur lunga ma non inutile esposizione:
- che sia io che la professoressa Mangiavillano abbiamo scoperto individualmente, autonomamente e senza riferimento ad alcuna fonte accessibile altrui l’oroscopo di Hodierna in modi e tempi diversi;
- che nessuno di noi due ha copiato o comunque ha attinto agli scritti dell’altro;
- che io ho scoperto non soltanto l’esistenza dell’oroscopo di fondazione di Palma, ma soprattutto le tecniche, le regole, le conoscenze segrete e l’arte della lettura dei simboli astrologici di Giovan Battita Hodierna e ne ho diffuso il nome nella nostra epoca nella quale forse nessuno lo conosceva come espertissimo astrologo; chi volesse saperne di più, legga il mio libro.
Detto ciò, ritengo che sia irrilevante stabilire chi abbia scoperto per primo soltanto l’oroscopo di Hodierna e pertanto non mi oppongo alla pubblicazione della lettera dell’avvocato Bellavista del 24.01.2020 da parte dei giornali ai quali l’ha indirizzata.
Chiedo però che per completezza, per correttezza di informazione e per il rispetto della par condicio, e ancor prima a tutela della mia immagine, gli stessi giornali pubblichino anche questa mia lettera.
Avv. Armando Profita
Dopo avere fotografato il dipinto inizio lo studio dell’ oroscopo di Hodierna, che è un prezioso documento d’epoca di interesse storico e di incommensurabile valore per l’astrologia, in quanto di simili oroscopi di fondazione programmata di una città per mezzo di tecniche di astrologia “elettiva” (disciplina che fissa i momenti propizi per compiere un atto o per non compierlo, con riferimento ai movimenti degli astri) ve ne sono pochissimi in tutto il mondo (Figura 4).
Prima, converto il grafico oroscopico di Hodierna in una moderna carta del cielo per facilitarne la lettura e l’esposizione. Facendo ciò, correggo alcuni errori di calcolo del redattore e delle inesattezze grafiche, attribuibili probabilmente all’autore del dipinto.
Inizialmente escludo dalla mappa i pianeti trans-saturniani, non conosciuti all’epoca in cui l’illustre scienziato e astrologo redasse l’oroscopo (primi mesi del 1637) e perciò non ve li incluse. Nella fase più avanzata del mio studio inserirò poi anche questi pianeti, notando con stupore come, col mutare della carta del cielo sia cambiata anche la sorte di Palma che, da città “santa” e opulenta dei gattopardi, decadrà dopo l’Unità d’Italia, fino al degrado e allo spopolamento causato dall’emigrazione di massa. Quella che segue è la prima carta convertita (figura 5).
Completato il lavoro, annunzio alla comunità di studiosi di astrologia nazionali la mia scoperta e presento, col titolo “Palmae oppidi fundatio”, uno studio approfondito dell’oroscopo di Hodierna, supportato da una dettagliata relazione tecnica, al XV Convegno Astrologico Torinese del 6 giugno 2015. Riproduco di seguito il programma del convegno, nel quale figuro come relatore e del quale dispongo di copia degli atti pubblicati alla stessa data.
Giorni fa ho trasmesso la relazione presentata e pubblicata a Torino, insieme ad altri documenti di data certa che convalidano la cronologia degli eventi in narrativa, alla redazione dell’ Agenzia che ha diramato la notizia della mia conferenza del 5 gennaio u.s.; chiunque potrà consultarli facendone richiesta.
La documentazione di cui sto parlando comprende tra l’altro la corrispondenza intercorsa tra me e il sindaco di Palma di Montechiaro, tra il 2015 e il 2016, in merito ad una eventuale pubblicazione del libro da me scritto sull’oroscopo di Hodierna subito dopo il convegno di Torino. Il sindaco (dr. Pasquale Amato), nella sua lettera del 20 gennaio 2016 con quale mi ha restituito il manoscritto, non ha menzionato affatto la professoressa Mangiavillano, sua concittadina, non ha citato scritti a suo nome né conferenze o seminari dalla medesima tenuti in loco o altrove. Inoltre, a quanto mi è stato riferito, ancora oggi, nella carta turistica di Palma distribuita ai turisti continua a figurare l’indicazione con la quale si attribuisce ad Hodierna la “pianta ortogonale della città di Palma”.
Chiarito quanto sopra, posso ora occuparmi della lettera dell’avv. Bellavista.
Noto anzitutto che la missiva del legale non formula nei miei riguardi un’accusa di plagio, né tale illecito è giuridicamente configurabile stante la sostanziale diversità delle materie e delle argomentazioni che differenziano gli scritti miei da quelli della sua assistita. Tale diversità si coglie già dai titoli delle opere scritte dagli interessati.
Infatti il 6 giugno 2015 io ho presentato a Torino, in un consesso di studiosi di astrologia, un saggio sulle tecniche avanzate di astrologia elettiva adottate da Hodierna, dal titolo “Oroscopo di fondazione della città di Palma di Montechiaro redatto dall’abate Giovan Battista Hodierna” (cfr. programma). E nessuno prima di me aveva detto le stesse cose, questo tengo a precisarlo.
Dai titoli degli scritti della professoressa Mangiavillano si desume per contro che essa nei suoi lavori non ha parlato di astrologia ma d’altro. Infatti, titoli come “I luoghi sacri fondati a Palma dai Tomasi nel XVII secolo”, “La fondazione di Palma tra riforma e controriforma”, “L’infinito al quadrato di Giovan Battista Hodierna arciprete, alchimista, scienziato nella piccola Gerusalemme del Gattopardo”, ecc. non fanno alcun riferimento all’astrologia.
Stupisce perfino il fatto che la professoressa, negli attributi di “arciprete”, “alchimista”, “scienziato” conferiti ad Hodierna nel titolo della sua opera più recente, non gli abbia riconosciuto anche la qualità di astrologo, quando perfino nel ritratto del personaggio la collettività riconobbe ad Hodierna la qualità di
Sia chiaro che non sto affermando che la mia controparte sia digiuna di astrologia, ma certo per leggere, convertire graficamente e correggere un oroscopo del “Galilei siciliano”, come venne definito l’Hodierna, è necessaria un’approfondita conoscenza della materia. Ma non vale insistere ulteriormente su questo punto, e comunque sono pronto a ricredermi se la mia controparte dimostrerà la sua perizia astrologica e le scoperte che ha fatto, non dell’oroscopo, ma sull’oroscopo. Io ho scoperto e denunziato errori di calcolo di Hodierna a Torino, capitale dell’astrologia italiana. Lei non so cos’abbia scoperto di “astrologico”, é il suo difensore lo ha chiarito.
L’oggetto della contesa inaugurata dall’avv. Bellavista per delega, riguarda dunque soltanto la cronologia delle nostre scoperte. In sostanza la dottoressa Mangiavillano sostiene di essere la prima ad avere scoperto che l’immagine del quadretto figurante alle spalle di Hodierna nel dipinto esposto nella sagrestia della Chiesa Madre di Palma è un oroscopo e non la “pianta ortogonale” di questa città, come ancora oggi si legge nelle locandine distribuite ai turisti. Quand’anche fosse vero quello che essa afferma, ciò non toglie nulla a me e non arreca alcun vantaggio alla professoressa perché la mia scoperta non è condizionata dalla sua.
Io, palermitano, e non cittadino di Palma come lei, ho scoperto l’oroscopo della fondazione di Palma non per merito suo o dei suoi scritti, ma perché mi cadde tra le mani quella carta turistica recante la “pianta ortogonale della città di Palma”, che tale non era, e dalla quale io, studioso di “piante astrali”, rimasi folgorato. Ho conosciuto la professoressa e ho saputo che anch’essa aveva fatto la mia stessa scoperta soltanto il gennaio scorso, quando ci siamo incontrati al Bar Alba a Palermo. Ammettere che io conoscessi la sua scoperta significherebbe affermare che io abbia letto la sua tesi di laurea o partecipato alle sue conferenze, evenienze queste del tutto illogiche.
Quanto al libro “L’infinito al quadrato di G. B. Hodierna” pubblicato dalla medesima, nel 2018, è da dire che se questo libro precede di diversi mesi il lavoro da me presentato il 5 gennaio a Palazzo Diquattro, segue però di diversi anni il mio saggio scritto e pubblicato a Torino nel giugno del 2015.
In conclusione, dovrebbe risultare chiaro dopo la mia pur lunga ma non inutile esposizione:
- che sia io che la professoressa Mangiavillano abbiamo scoperto individualmente, autonomamente e senza riferimento ad alcuna fonte accessibile altrui l’oroscopo di Hodierna in modi e tempi diversi;
- che nessuno di noi due ha copiato o comunque ha attinto agli scritti dell’altro;
- che io ho scoperto non soltanto l’esistenza dell’oroscopo di fondazione di Palma, ma soprattutto le tecniche, le regole, le conoscenze segrete e l’arte della lettura dei simboli astrologici di Giovan Battita Hodierna e ne ho diffuso il nome nella nostra epoca nella quale forse nessuno lo conosceva come espertissimo astrologo; chi volesse saperne di più, legga il mio libro.
Detto ciò, ritengo che sia irrilevante stabilire chi abbia scoperto per primo soltanto l’oroscopo di Hodierna e pertanto non mi oppongo alla pubblicazione della lettera dell’avvocato Bellavista del 24.01.2020 da parte dei giornali ai quali l’ha indirizzata.
Chiedo però che per completezza, per correttezza di informazione e per il rispetto della par condicio, e ancor prima a tutela della mia immagine, gli stessi giornali pubblichino anche questa mia lettera.
Avv. Armando Profita
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