A Piero, Acquaforte e ceramolle su matrice di zinco lastra cm 17x20, Stampa su carta cotone Hahnemule Edizione 2020 |
In mostra, oltre dieci pregevoli incisioni e una quadreria con una decina di frammenti, realizzati con varie tecniche (puntasecca, acquaforte, ceramolle, acquatinta , ecc.) dall’artista scliclitana, titolare di un atelier - stamperia d'arte, una delle poche rimaste in Italia e in Sicilia, ubicata a circa duecento metri dalla sede del “Brancati”.
La mostra nasce dalla volontà degli organizzatori di rendere omaggio a un'artista che proprio dal “Brancati” ha mosso i suoi primi passi dieci anni fa con una propizia esposizione; ma anche dall'esigenza di esprimere gratitudine per l’attività che ha svolto e svolge nel suo laboratorio di via Pluchinotta 17, aperto dal 2016 ma inaugurato in forma ufficiale solo lo scorso dicembre.
Qui tra inchiostri, pennelli, punte, bulini, lastre di metallo, cere e fogli messi ad asciugare, Loredana dà lentamente forma delle stampe d'arte in bianco e nero o a colori, veri e propri tesori dell'arte grafica, in collaborazione con altri artisti o a partire dalle proprie opere originali.
L’attività dell’atelier non solo non si è mai fermata, in questi mesi così difficili per gli artigiani e le imprese, ma ha fatto registrare uno straordinario incremento che premia sicuramente la scelta coraggiosa e in controtendenza di una “donna faber”. Suo il merito di aver ceduto e creduto al fascino senza tempo della stampa artigianale, nell'era digitale dei pixels e dell'incisione laser.
Nelle sue acqueforti, Loredana Amenta raffigura frammenti architettonici, finestre, variazioni sul tema - monocrome o in quadricromia – di vedute urbane filtrate attraverso forme arabeggianti; scorci notturni di Scicli, particolari della Fornace Penna, del castello di Donnafugata o della chiesa di San Matteo. Spicca per la commossa sensibilità l’omaggio "A Piero”, dedicata al maestro Guccione: una lastra frammentata, volutamente incompleta, raffigurante una stanza con una grande finestra. Al centro in prospettiva immobile una sedia in legno, vuota. Quella da cui il pittore dipingeva, guardando il mare.
Non a caso, la critica d'arte e giornalista Elisa Mandarà sottolinea nel suo testo come la nuova poetica dell'artista sciclitana vada ricercata nella finestra e nei significati ad essa sottesi. «Ricercando un nucleo caldo definitorio della poetica di Loredana Amenta – scrive Elisa Mandarà - la metafora cardinale onnicomprensiva della sua nuova lucente collezione può essere additata nella finestra, ovvero nel luogo liminare di interscambio tra il dentro e l'esterno, allusiva della situazione esistenziale e immaginativa, fisica e ideale dell’attraversamento».
«Scicli, Modica, Ragusa, l'area urbana e naturale dell'universo della propria infanzia – continua - sono colte in una monumentalità accarezzata da asciutto lirismo, trovando espressione, ed è quanto preme marcare, in una maestria delle tecniche incisorie, alle quali Loredana Amenta accede con sicurezza e sensibilità, scommettendo sulla padronanza artigianale come sulla verità d’ispirazione»
La mostra potrà essere visitata, nel rispetto delle norme anti-Covid, tutti i giorni dalle ore 17,30 alle 20,30; chiuso domenica e festivi. Ingresso libero.
Info e contattiAmenta Incisioni
via Pluchinotta 17, Scicli (RG)
info@amentaincisioni.com
www.amentaincisioni.com
cell. 339 195 8984
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