Vittoria (RG) - Oggi alle 16 sarà celebrato il funerale di Arturo Di Modica. In questi giorni tantissime persone hanno reso l'ultimo saluto al grande artista vittoriese nella camera ardente allestita nell'ex convento dei Frati Minori (noto anche come convento delle Grazie). Nel giorno del lutto cittadino, Piero Gurrieri , candidato sindaco della coalizione "Movimento 5 Stelle" – "Città Libera", propone di intitolare a lui una delle principali piazze cittadine, piazza Italia, dove è stata collocata una delle opere scultoree realizzate dallo scultore. La proposta è stata rivolta alla Commissione Straordinaria e alla città.
In questi giorni di lutto e di commozione si è levato da molti Vittoriesi, in modo spontaneo, l'auspicio che l'A.C. possa esprimergli la propria gratitudine. Per questo, chiedo alla Commissione Straordinaria che la piazza Italia, nella quale si erge, maestoso, il Cavallo Ipparino creato da Arturo Di Modica, possa cambiare il proprio nome in "Largo Arturo Di Modica", a perenne tributo della Città di Vittoria ad uno dei Suoi Figli più illustri, geniali, generosi. Chiedo quindi che siano attivate le procedure di legge, e sono certo che la Prefettura, come in altre meritevoli circostanze, accoglierà la richiesta di deroga rispetto alla disciplina ordinaria secondo la quale è necessario che intercorrono dieci anni dalla scomparsa.
Il Maestro aveva in animo progetti grandiosi per Vittoria, che lo scorso 29 agosto volle mettere in comune con noi candidati alla carica di Sindaco, che a nostra volta promettemmo che, chiunque di noi fosse risultato eletto, si sarebbe speso con il concorso degli altri per inverare il Suo sogno.
Conosciamo, al pari del mondo intero, i contorni del progetto del Maestro, a partire dalla collocazione di due enormi Cavalli - dei quali era quasi definito il prototipo - nella Valle dell'Ippari.
Si tratta di un progetto grandioso, ed estremamente oneroso anche sotto il profilo finanziario.
Chiedo quindi alla Commissione Straordinaria di promuovere, quale riconoscimento e tributo nei confronti di un Genio che tanto ha dato alla Sicilia, all'Italia e all'America, una interlocuzione con il Governo della Regione, il Ministero della Cultura e la Municipalità di New York perché possa determinarsi un'intesa e una possibile partnership che possa assecondare il proposito di dare corpo e sostanza a quel sogno".
In questi giorni di lutto e di commozione si è levato da molti Vittoriesi, in modo spontaneo, l'auspicio che l'A.C. possa esprimergli la propria gratitudine. Per questo, chiedo alla Commissione Straordinaria che la piazza Italia, nella quale si erge, maestoso, il Cavallo Ipparino creato da Arturo Di Modica, possa cambiare il proprio nome in "Largo Arturo Di Modica", a perenne tributo della Città di Vittoria ad uno dei Suoi Figli più illustri, geniali, generosi. Chiedo quindi che siano attivate le procedure di legge, e sono certo che la Prefettura, come in altre meritevoli circostanze, accoglierà la richiesta di deroga rispetto alla disciplina ordinaria secondo la quale è necessario che intercorrono dieci anni dalla scomparsa.
Il Maestro aveva in animo progetti grandiosi per Vittoria, che lo scorso 29 agosto volle mettere in comune con noi candidati alla carica di Sindaco, che a nostra volta promettemmo che, chiunque di noi fosse risultato eletto, si sarebbe speso con il concorso degli altri per inverare il Suo sogno.
Conosciamo, al pari del mondo intero, i contorni del progetto del Maestro, a partire dalla collocazione di due enormi Cavalli - dei quali era quasi definito il prototipo - nella Valle dell'Ippari.
Si tratta di un progetto grandioso, ed estremamente oneroso anche sotto il profilo finanziario.
Chiedo quindi alla Commissione Straordinaria di promuovere, quale riconoscimento e tributo nei confronti di un Genio che tanto ha dato alla Sicilia, all'Italia e all'America, una interlocuzione con il Governo della Regione, il Ministero della Cultura e la Municipalità di New York perché possa determinarsi un'intesa e una possibile partnership che possa assecondare il proposito di dare corpo e sostanza a quel sogno".
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