Il suo racconto attraversa tre secoli di inquietudini sentimentali, popolati da una galleria di personaggi estrosi e strepitosi, tra la Toscana e Napoli: donne canterine, bizzarre, talvolta pazze, ma sempre indomite e uomini farfalloni, mariti fedifraghi, fidanzati infedeli. Le loro vicende amorose si intrecciano attraverso il sottile filo delle generazioni, tra cronache rosa e canzoni Sanremesi che scandiscono gli anni.
I casi di Folgore, Argentina, Flora, Carlotta, Domenica e Rosa Tea mostrano che gli agenti patogeni dell'Abbandono sono i maschi. Ne esistono sei categorie: i Fedeli, rarissimi; i Contemporanei abitudinari, che hanno una moglie e una fidanzata fissa; i Contemporanei occasionali, come i precedenti ma più propensi ad allacciare sempre nuove relazioni; i Sequenziali puri, che vivono una relazione dopo l'altra (in sequenza, appunto); i Sequenziali alternanti, che abbandonano, poi si pentono e tornano indietro; e infine gli Infedeli sostanziali. Non mancano, peraltro, consigli e suggerimenti sugli stili di vita più idonei a evitare l'Abbandono.
Un libro delizioso e gradevolissimo, in cui la verve narrativa dell'autrice regala al lettore 220 pagine di sorrisi e buonumore. Non prive, peraltro, di una nota triste e malinconica: l'Abbandono, si legge, è «Una casa che perde metà della vita, abiti, odori, pensieri. Tutto se ne va. Rimane solo la possibilità di accendere la luce in un'altra stanza per pensare che qualcuno ci sia».
Fulvia Perillo vive e lavora a Grosseto. Affianca alla professione di medico la passione per la scrittura. Ha pubblicato i racconti "Anellini in Pasta corta" (2019), "Metteva l'amore sopra ogni cosa" (2019) e "Il cuore ha quasi sempre ragione" (2018).
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