Maria Rita Concilio, manager in una multinazionale italiana, ha pubblicato la silloge poetica "Ancora un alito di vento" (2007) “Mi hai trovata tu” è il suo primo romanzo. Vi affronta il tema delle dipendenze affettive e delle conseguenze che ne possono derivare. Il libro, per la qualità della scrittura capace di coinvolgere il lettore e trasmettere le emozioni più intime e per la rilevanza sociale delle tematiche affrontate, è stato considerato come una delle novità più interessanti nel panorama della narrativa femminile contemporanea.
L'io narrante e la protagonista, Anna, è una giovane sognatrice, solitaria, avida di letture, amante del mare. I fatti narrati si svolgono tra l'inizio e la prima metà degli anni Novanta, tra Roma, una imprecisata città della costa adriatica e Milano. Schiacciata dal peso delle speranze e delle aspettative che altri le hanno cucito addosso, Anna è alla ricerca di un amore perfetto, di un approdo sicuro per dare un senso alla propria vita. Crede di trovarlo in Alessandro, ma ben presto la loro relazione naufraga tra incomprensioni e incompatibilità. È allora che iniziano i disturbi del comportamento alimentare. Prima la bulimia, poi l'anoressia. Il tempo e le distanze leniscono le ferite.
A Milano, dove Anna si è trasferita per uno stage in una multinazionale americana, conosce Carlo, rampollo anticonformista di una ricca famiglia di imprenditori, con il quale intreccia una relazione. Gli eventi che precedono e seguono la fine della loro storia costringono la protagonista a interrogarsi sul senso della vita e della morte, sul prezzo da pagare per una vita felice. Ricomincia allora la sua discesa negli abissi, accompagnata dai disturbi alimentari, dalla depressione, da sentimenti distruttivi e autolesionistici, dai pensieri suicidi. Solo attraverso lo scavo analitico su di sé e sulla sua anima, sulle sue emozioni e aspirazioni, grazie a una collega e a uno psicologo che la assistono, Anna ritrova un equilibrio esistenziale. Nella nuova vita, ci sarà posto solo per ciò che veramente conta, anche a costo di sacrificare il lavoro in una grande azienda. Una vita al prezzo di una vita.
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