In un mondo fatto di schemi e definizioni, in cui la vita scorre come una check-list di cose da fare, la "zona franca" - una frazione di secondo che non appartiene a nessuno, simile all'istante sospeso in cui si taglia un incrocio quando il semaforo è rosso per tutti - diventa metafora di un viaggio introspettivo in fondo ai limbi, agli inferni e ai paradisi perduti del cuore.
Zona franca è il sorprendente romanzo di esordio di Alessandro Rosato, pubblicato oggi dalla casa editrice Maddali e Bruni di Firenze. L'autore, originario di Varese, giovanissimo e talentuoso, dopo la laurea a Pavia, il periodo di studi al Trinity College di Dublino e i master a Barcellona, ha lavorato come brand strategist per marchi prestigiosi. Nel 2020 ha lasciato il lavoro nel campo della pubblicità per dedicarsi alla scrittura e alla regia cinematografica.