Il libro della etnoatropologa ripercorre, tra storia e memoria, le vicende del Museo Ibleo delle Arti e Tradizioni Popolari, dalla fondazione (1978) voluta dall'Associazione "S. A. Guastella", alla chiusura per restauro dell'edificio (2005), fino alle prospettive della sua imminente riapertura.
Un itinerario conoscitivo, quello raccontato dalla Dormiente, che conduce il lettore alla scoperta di un luogo dimenticato dai più, addirittura ignoto alle nuove generazioni, nella speranza che le istituzioni pubbliche sappiano rilanciarlo e valorizzarlo, nel rispetto dei ruoli e delle competenze. L'autrice, dal canto suo, indica la strada da seguire per il rilancio del Museo nell'apertura dell'Associazione a una più ampia partecipazione, con l'immissione di nuove energie e con il relativo adeguamento dello Statuto.
Il sindaco Antonello Buscema e il presidente del Consiglio comunale Carmelo Scarso, nel loro intervento introduttivo, hanno posto l'accento proprio sulla necessità di valorizzare i beni culturali della città e di dare lustro al Museo che rappresenta un patrimonio collettivo.