Pescara - Gli echi della rivoluzione francese si sono spenti da poco. Alla fine dell'estate Immauel giunge a Grossmot, un villaggio remoto ai confini della fantasia, per ritrovare un vecchio amico, Gottfried, già collega di studio, che lo ospita in un casolare vicino al bosco, dove vive con la moglie Peg. Le passeggiate lungo i sentieri alpestri o le giornate dinanzi al camino assediati dalla neve sono l'occasione per esporre i rispettivi sistemi filosofici e discutere le differenti prospettive di interpretazione del mondo, della conoscenza e della morale. È la cornice immaginaria che fa da sfondo al romanzo "La lanterna magica di Leibniz, Kant e Schopenhauer" di Anna Maddalena Belcaro, pubblicato da A&B editrice nella nuova collana QED, dedicata al romanzo postmoderno-ipertestuale e alla filosofia. QED, infatti, è l'acronimo derivato dalla locuzione latina "Quod erat demostrandum", che chiudeva le dimostrazioni nelle dispute filosofiche.
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