Riccione (RN) - Storia di fantasia tratta da un mondo vero. Il romanzo di Davide Latini dal titolo "Il cacciatore di miele e la tigre del Bengala" (edizioni Haiku, 2021) apre l'immaginazione al cuore pulsante dell'Asia meridionale. Le Sundarbans, la più grande foresta di mangrovie del pianeta.
È lo stesso autore a ricordarne in una nota la cronistoria: «La foresta è famosa in tutto il mondo perché vive la tigre del Bengala, un animale bellissimo ma anche particolarmente feroce, con la fama di essere un mangiatore di uomini. La foresta è meno famosa per essere luogo di raccolta di miele selvatico, quello che i residenti chiamano l'"oro liquido". Ogni anno circa cento uomini, che per vivere non hanno altra possibilità se non quella di rischiare la vita avventurandosi nella foresta, vengono uccisi dalle tigri».