Milano - Le donne vittime di omicidio volontario nei primi dieci mesi del 2020 in Italia sono 91. Otto in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Ma aumentano i casi di femminicidio maturati tra le mura domestiche, passando dal 57,6 % del totale (2019) al 67,5% (2020), con un picco durante il lockdown di marzo-maggio. I dati dell'ultimo rapporto Eures fotografano una situazione allarmante. Ma che rappresenta solo la punta di un iceberg di un fenomeno molto più diffuso.
Le violenze psicologiche e tutti i maltrattamenti, che pur talvolta non arrivano alla violenza fisica, sfuggono a qualsiasi statistica poiché sono meno facili da individuare e più subdoli. Nondimeno, sono causa di forte disagio e grave sofferenza psicologica e anche fisica per la donna e per i figli, costretti ad assistere a episodi di maltrattamenti e a respirare un'atmosfera di violenza quotidiana.